Chianti: i migliori abbinamenti

Il Chianti è una delle più rinomate zone vitivinicole del mondo e si estende nelle province di Firenze, Siena, Arezzo, Pisa, Pistoia e Prato e nome dal quale consegue l’appellativo di vini rossi di grande pregio.

Dal 1984 il Chianti è un vino a denominazione di origine controllata e garantita che riflette in ogni sua sfumatura olfattiva le caratteristiche del terroir: composti arenari, galestri e calcari, le uve trovano il miglior ambiente per un bouquet composto da giaggiolo, mammola e aroma di frutti di bosco. Amato da moltissimi, il Chianti è un vino estremamente versatile profumato e rotondo mentre il Chianti Riserva risulta essere più corposo e pregiato. Le sfumature olfattive sono date dal territorio ma anche dal legno delle botti, un tempo si era solito usare quelle in castagno o rovere oggi, invece, barriques francesi in rovere.

All’interno della Collezione I Capolavori – che abbina alle grandi denominazioni enologiche italiane i dipinti più famosi di Leonardo – si può scegliere un Chianti o un Chianti Riserva, entrambi abbinati a un dettaglio de La Vergine delle Rocce. La scelta può dipendere anche dal tipo di abbinamento con il cibo che si desidera proporre.

Quali sono i migliori abbinamenti per un Chianti?

Molti sono gli abbinamenti consigliati con il Chianti in grado di esaltare la struttura del vino e amplificare il sapore del piatto ma tra tutti, spicca sicuramente quello con primi e secondi dal gusto deciso, a base di carne rossa, tartufo, selvaggina e arrosti. La tannicità contenuta e la freschezza del Chianti permettono ad una cottura alla griglia di esaltare i succhi di un taglio di carne media, esaltando l’accostamento e mantenendo un equilibrio gustativo deciso. Ritornando alla tradizione e alla storia centenaria che caratterizza il Chianti negli abbinamenti con il cibo impossibile non nominare le zuppe e i piatti tipici del territorio toscano con verdure e pane raffermo che si sposano perfettamente con il vino della zona. Pasti poveri che ben si mischiavano con l’acidità e la freschezza tipica, donando struttura e una gradevole persistenza al palato.

L’affinamento in legno rievoca aromi speziati di vaniglia, pepe nero e liquirizia che accompagnano perfettamente la sapidità di formaggi e salumi golosi; in abbinamento con primi piatti di pesce, il Chianti esprime le sue note più delicate e nascoste, eucalipto e mentolo, creando una sintonia di sapori rotonda e duratura.

E se per il Chianti ogni abbinamento riesce a trovare il proprio twist, per il Chianti Riserva è necessario un altro ragionamento. Al naso fine, sapido e floreale dal colore inteso e rubino, la Riserva risulta sapido, poco tannico e necessita di sapori più complessi e delicati. Selvaggina da piuma e da pelo, una carne magra, gustosa e ricca che possa addizionare al tannino una nota acida e articolata al fine di prolungare i sapori. Nei Chianti Riserva più affinati e invecchiati è possibile riconoscere sentori terziari di tabacco e pepe in equilibrio con l’acidità e la struttura tipica del vitigno preponderante. Gli abbinamenti con il Chianti Riserva trovano una connessione perfetta con i formaggi stagionati, grassi e ben strutturati.

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